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Regolamenti

Approvati dalla Deputazione Generale dettano le norme fondamentali inerenti l’attività della Fondazione

 Approvati dalla Deputazione Generale dettano le norme fondamentali inerenti l’attività della Fondazione.

Modello D. Lgs. 231/01

Il presente documento descrive il modello di organizzazione, gestione e controllo, adottato ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, con delibera della Deputazione Amministratrice in data 24 Novembre 2006. In conformità con quanto prescritto dal paragrafo 7, che disciplina l’aggiornamento del Modello, il documento viene di volta in volta aggiornato in funzione dell’evoluzione dell’assetto organizzativo della Fondazione.

Modello 231

Regolamento Organismo di Vigilanza

Il presente documento rappresenta il regolamento volto a disciplinare il funzionamento dell’Organismo di Vigilanza, istituito presso la Fondazione, ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 intitolato “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300”.

Regolamento Organismo di Vigilanza

RegolamentI

Approvati dalla Deputazione Generale dettano le norme fondamentali inerenti l’attività della Fondazione.

Regolamento Attività Istituzionale
Regolamento Gestione del Patrimonio
Regolamento degli Organi 

Protocollo MEF-ACRI

La Fondazione, dopo aver aderito alla Carta delle Fondazioni (approvata dall’Assemblea ACRI del 4 aprile 2012), ha anche aderito al protocollo di intesa firmato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e dall’Acri nell’aprile 2015 che segna l’avvio dell’autoriforma delle fondazioni di origine bancaria. Una ‘manutenzione’ dell’impianto normativo che si inserisce nella strategia complessiva messa in atto dal governo per riformare e ammodernare il sistema del credito. Tra i principi cardine contenuti nel protocollo vi è la diversificazione degli investimenti: una fondazione non può concentrare più del 33% dell’attivo patrimoniale in un singolo soggetto. Inoltre, non è previsto il ricorso a forme di indebitamento, salvo in caso di temporanee e limitate esigenze di liquidità, e non è permesso l’uso di derivati se non per finalità di copertura o in operazioni in cui non siano presenti rischi di perdite patrimoniali.
Con il protocollo le fondazioni si impegnano a garantire trasparenza nelle loro attività pubblicando sui rispettivi siti web i bilanci, le informazioni sugli appalti, i bandi per le erogazioni, le procedure attraverso le quali si possono avanzare richieste di sostegno finanziario e i criteri di selezione delle iniziative.

protocollo Mef Acri